
“Conservare un’opera del passato non significa fermare il tempo, ma offrirle un futuro.”
Philippe Daverio, storico dell’arte
La Villa Gargantino si trova a Trezzo sull’Adda, non lontano da Milano. L’edificio ha origini antiche e la sua storia è strettamente legata a quella della città. L’assetto attuale risale al XVIII secolo, quando la famiglia Gargantino, commercianti milanesi attivi nel settore del pellame, acquistò la villa da Cesare Cavenago, allora feudatario di Trezzo.
Cavenago aveva deciso di cedere alcune sue proprietà, tra cui questa dimora, per finanziare la costruzione di un nuovo palazzo lungo il fiume Adda.
Dopo l’acquisto, i Gargantino modificarono parte della struttura, in particolare la zona nobile. I restauri misero in luce decorazioni più antiche, databili al Cinquecento. Tra le trasformazioni si segnalano le nuove finestre affacciate sulla strada, dove motivi geometrici in stile euclideo sostituirono le cornici ocra originali.
Sul lato interno del cortile, un tempo protetto da mura e coltivato con limoni, le finestre furono invece ornate con motivi floreali. Sotto il portico vennero dipinti due pappagalli, elemento decorativo raro che ancora oggi suscita curiosità.
Nel corso dei secoli, la villa cambiò più volte proprietà. Dopo i Cavenago e i Gargantino, passò alle famiglie Niada, Radaelli, Saliva e infine ai Rolla. L’architetto Luca Rolla, attuale proprietario, ha curato di recente un attento restauro, volto a valorizzare la storia e le caratteristiche originarie dell’edificio.
Durante i lavori sono emerse ulteriori tracce del passato, testimoni silenziosi di una lunga vicenda familiare. Secondo Luca Ratti, presidente della Pro Loco, un membro della famiglia, Ambrogio Gargantino, risultava arruolato come soldato nella fortezza di Trezzo attorno al 1645.
Oggi Villa Gargantino rappresenta un raro esempio di dimora storica recuperata con rispetto per il contesto architettonico e territoriale.
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