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Chiesa di San Giorgio - Endine Gaiano (BG)

Nel centro di Endine Gaiano, in provincia di Bergamo, si trova la chiesa parrocchiale dedicata a San Giorgio. La sua posizione centrale, affacciata su un ampio piazzale, ne fa un punto di riferimento per la comunità locale.

La facciata, rivolta a ovest e preceduta da un piccolo sagrato, è suddivisa in tre settori da quattro lesene in muratura. Al centro si apre il portale principale, in pietra arenaria, sormontato da un timpano spezzato e da una finestra semicircolare che illumina l’interno. Nelle sezioni laterali si trovano le statue di San Rocco e San Remigio, incorniciate da capitelli corinzi e unite da una trabeazione sopra cui svetta un timpano triangolare.

L’interno, a navata unica, si sviluppa in sei campate. Appena entrati, si incontrano due cappelle: a sinistra il fonte battesimale, a destra la statua di San Giorgio, patrono del paese.

Nella seconda campata, a sinistra si trova un confessionale, mentre a destra si apre la cappella dedicata a San Giuseppe, con un elegante altare in legno intagliato e dorato. Al centro della navata si innalza una cupola ellittica che sovrasta le cappelle del Sacro Cuore (a sinistra, con altare in marmo nero) e di San Remigio (a destra).

Una campata più piccola conduce a un ingresso laterale, di fronte al quale si trova una cappella con la statua dell’Immacolata. Seguono altre due cappelle: a sinistra quella della Madonna del Rosario, a destra quella della Madonna Addolorata. Lungo i lati della navata si notano due pulpiti in legno scolpito, testimonianza della raffinata lavorazione artigianale.

Nella parte terminale della navata, più stretta, si aprono due porte: una porta al campanile, l’altra alla sagrestia. Le cantorie sono collocate a metà altezza. Il presbiterio, sopraelevato di tre gradini, ha pianta rettangolare e volta a botte; il coro, semicircolare, chiude la struttura.

Il campanile, in pietra locale, sorge su una preesistente torre medievale. La chiesa è documentata sin dal 1355. Tra gli elementi di maggior pregio spiccano l’altare maggiore in marmi policromi, datato 1747, e le raffinate decorazioni in stucco dorato che ornano le lesene.

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