
“Il treno è un animale pesante e lento che corre nel futuro.”
Giorgio Manganelli, scrittore e giornalista italiano (1922–1990)
La tramvia Trescore-Lovere fu una linea ferroviaria a trazione a vapore che collegava la Val Cavallina con l’alto Lago d’Iseo, nel territorio compreso tra le province di Bergamo e Brescia.
Inaugurata a tratti tra il 1904 e il 1908, costituiva un’infrastruttura strategica per i collegamenti interni, permettendo di raggiungere il porto di Lovere e da lì proseguire via lago oppure con la linea per Boario e Cividate Camuno. Era parte di un sistema articolato di trasporti locali, pensato per favorire i contatti tra i centri minori e la rete ferroviaria nazionale.
La linea correva in parte su sede propria, come una piccola ferrovia, rendendo il viaggio più rapido rispetto alle strade carrozzabili del tempo.
I convogli, alimentati da locomotive a vapore, servivano numerose località intermedie e facilitavano il trasporto di persone e merci in una valle ancora poco servita.
Nonostante l’utilità dell’opera, la tramvia fu soppressa nel 1931. L’interruzione del servizio fu causata da diversi fattori: l’elevato costo di gestione, la rigidità dei tracciati e l’affermarsi degli autobus, che offrivano maggiore flessibilità.
La linea venne quindi sostituita da corse automobilistiche della ditta Busti, attive già dagli anni Venti.
Oggi restano pochi segni visibili del vecchio tracciato, ma la tramvia Trescore-Lovere conserva un significato storico importante. Essa rappresenta un esempio delle trasformazioni nei trasporti locali avvenute all’inizio del Novecento, e testimonia il tentativo, pur breve, di modernizzare le comunicazioni in una zona marginale ma dinamica come la Val Cavallina.
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