
“Chi non vive per servire, non serve per vivere.”
Papa Francesco, pontefice della Chiesa cattolica
A Lovere, in provincia di Bergamo, si trova il Santuario di Cristo Re, edificato in onore delle sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa. Le due religiose, legate da una profonda amicizia spirituale, fondarono l’Istituto delle Suore di Carità, ispirandosi all’opera di San Vincenzo de’ Paoli.
La loro missione fu dedicata all’assistenza dei poveri, degli ammalati e dei giovani, rappresentando un punto di riferimento del cattolicesimo sociale in Lombardia nell’Ottocento. Entrambe furono proclamate sante da Papa Pio XII nel 1950.
Il primo luogo di culto a loro legato nacque nel 1835 all’interno di Casa Gaia, sede originaria dell’Istituto. Questa piccola cappella, oggi detta “delle Origini”, accolse nel 1843 il corpo di Bartolomea Capitanio e, nel 1858, quello di Vincenza Gerosa. Alla fine del secolo, l’ambiente fu abbellito con decorazioni pittoriche e in stucco da Luigi Morgari e Luigi Sacchi, raffiguranti la Deposizione di Cristo e San Vincenzo de’ Paoli.
Nel 1926, in seguito alla beatificazione di Bartolomea, si decise di costruire una nuova chiesa accanto a Casa Gaia. I lavori iniziarono ufficialmente il 1° luglio 1931, su progetto dell’architetto Spirito Maria Chiappetta, che adottò uno stile ispirato all’architettura medievale.
L’edificio fu completato nel 1938 e consacrato il 1° ottobre, con la dedica a Cristo Re dei Vergini, evocando la castità consacrata delle due fondatrici. La chiesa fu collegata alla stanza dove Bartolomea morì, che si affaccia direttamente sul nuovo tempio.
L’interno del santuario è decorato con mosaici, affreschi e statue realizzati da vari artisti, tra cui Arzuffi, Grondona, Marigliani, Manzoni e Pirovano, oltre alla scuola Taragni e all’Istituto Artigianelli di Monza. Le immagini celebrano il tema della verginità consacrata e il legame tra la Chiesa e le anime votate a Dio.
All’ingresso, simboli e mosaici illustrano le beatitudini evangeliche e le opere di misericordia, in un percorso che riflette la testimonianza spirituale delle due sante.
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