
“Tutti i santuari mariani sono luoghi dove si tocca la tenerezza di Dio.”
Papa Francesco
Il Santuario della Divina Maternità e il Convento si trovano a Concesa, frazione di Trezzo sull’Adda, in provincia di Milano. Sorge in una posizione suggestiva, ai piedi della rocca che domina la valle dell’Adda, vicino a una fonte ritenuta miracolosa.
Già nella seconda metà del Cinquecento, il luogo era frequentato da pellegrini, attratti da un’immagine della Madonna che allatta il Bambino, attribuita al pittore lombardo Gian Stefano Manetta.
Nel 1611, sul luogo della sorgente, fu costruita una piccola cappella con una nuova immagine mariana. Le donne, durante la gravidanza o dopo il parto, vi si recavano per chiedere protezione o ringraziare per una nascita felice.
Tra il 1635 e il 1646, il cardinale Cesare Monti, arcivescovo di Milano, promosse la costruzione di un vero e proprio santuario. Il progetto fu affidato agli architetti barocchi Francesco Richini e Carlo Buzzi.
Inizialmente, il santuario fu curato da due sacerdoti Oblati di San Carlo, ma presto si rese necessario fondare un convento per accogliere una comunità religiosa stabile, data la crescente affluenza di fedeli. Così, il 27 marzo 1647, Monti affidò il complesso ai Padri Carmelitani Scalzi, già noti per la loro spiritualità legata alla figura di Santa Teresa d’Avila.
Il Santuario è un esempio di barocco lombardo. All’interno si conserva il dipinto della “Madonna di Concesa”, collocato sopra il tabernacolo. All’esterno, sul piazzale, si trova una statua in cotto della Madonna, situata sopra la fonte originaria.
In sacrestia è custodito anche un affresco del 1485 chiamato “Madonna del Barcaiolo”, forse proveniente da una cappella vicina. È inoltre ricordata la figura di Padre Benigno Calvi, giovane carmelitano morto nel 1937 a soli 28 anni, oggi venerato come esempio di fede e dedizione.
Scopri di più da EscursioniNellaStoria
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.