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Castello di Monasterolo (BG)

Affacciato sulle tranquille acque del Lago d’Endine, in provincia di Bergamo, il castello di Monasterolo vanta una storia antica e affascinante. Secondo la tradizione, in epoca altomedievale sorgeva in quel punto un monastero benedettino, forse distrutto durante i conflitti tra Carlo Magno e il re longobardo Desiderio nell’VIII secolo.

Di quel monastero non restano tracce visibili, ma il suo nome è sopravvissuto nel toponimo “Monasterolo”.

Il primo documento certo che cita il castello risale al 990. In quel tempo, la fortificazione faceva parte di un sistema difensivo che includeva anche i castelli di Bianzano e Mologno. Costruito probabilmente su un insediamento preesistente, il castello divenne un punto strategico per la famiglia ghibellina dei Suardi, che lo utilizzò con scopi esclusivamente militari nel corso del XIII secolo.

Con l’inizio dell’epoca moderna, il castello perse progressivamente la sua funzione difensiva. Nel Cinquecento fu trasformato in una residenza signorile, arricchita secondo i canoni rinascimentali. Ma nel corso del Settecento la struttura iniziò a decadere: trascurato, ridotto a rustico, fu dimenticato per decenni.

Solo negli anni Trenta del Novecento il castello tornò a nuova vita, grazie alla contessa Winifred Terni de’ Gregory Taylor. Colpita dal fascino del luogo, decise di acquistarlo nel 1937 per farne la sua dimora estiva.

La contessa, che aveva vissuto tra Londra, Dresda e Monaco, promosse un attento restauro: le mura furono consolidate, i giardini rifiorirono, e furono salvaguardati elementi di pregio come il portale gotico e l’Oratorio di Sant’Anna.

Oggi il castello è proprietà privata. Viene utilizzato per cerimonie ed eventi, ed è immerso in un parco botanico che ospita oltre 700 specie di alberi e arbusti, uno dei più ricchi del Nord Italia.

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