
“Le torri delle fortezze sono come guardiani silenziosi del tempo, testimoni del passato e dei suoi segreti“
John Ruskin, Critico d’arte e Architetto (1819-1900)
La Rocca di Bergamo, costruita nel XIV secolo nel pieno del Basso Medioevo per iniziativa di Giovanni di Lussemburgo, re di Boemia, nacque come presidio destinato a controllare la città in un periodo segnato da tensioni politiche e militari.
Nel corso dell’Età Moderna la struttura subì numerosi interventi, soprattutto sotto la Repubblica di Venezia, che ne rafforzò le funzioni difensive rendendola un punto strategico per la sicurezza del territorio.
Tra gli eventi più significativi della sua storia si ricorda l’esplosione della torre circolare avvenuta nel 1663. Lo storico bergamasco Donato Calvi racconta che un fulmine colpì il deposito di polvere da sparo custodito all’interno della torre.
La deflagrazione fu così violenta da distruggerne una parte e scagliare pietre sulle abitazioni vicine, causando gravi danni a una vasta area della città. Molti abitanti e contadini persero la vita, travolti dai detriti proiettati a grande distanza.
Questo episodio mostra quanto le fortificazioni fossero indispensabili ma anche pericolose, soprattutto quando ospitavano materiali esplosivi necessari alla difesa.
Non è certo se l’altezza attuale della torre, oggi di 23 metri, sia la diretta conseguenza dei crolli del XVII secolo o se derivi dagli interventi compiuti durante i periodi napoleonico e austriaco, quando molte strutture militari furono modificate per adattarsi a nuove esigenze tecniche. È probabile che anche la Rocca abbia subito lavori di consolidamento per aumentare stabilità e sicurezza.
Nonostante danni, ricostruzioni e trasformazioni, la Rocca rimane uno dei luoghi più rappresentativi di Bergamo. Oggi ospita il Museo dell’Ottocento e la sua torre offre una vista ampia sulla città e sulle valli, unendo in modo naturale storia e paesaggio.
Scopri di più da EscursioniNellaStoria
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.