
“Le torri delle fortezze sono come guardiani silenziosi del tempo, testimoni del passato e dei suoi segreti.”
John Ruskin – Critico d’arte e Architetto
La Rocca di Bergamo, costruita nel XIV secolo per volere di Giovanni di Lussemburgo, re di Boemia, è uno dei simboli della Città Alta. Il suo scopo iniziale era rafforzare il controllo sulla città, che all’epoca era sotto la sua influenza.
La struttura, però, ha visto diverse modifiche nel corso dei secoli, con ampliamenti e rafforzamenti soprattutto durante il dominio della Repubblica di Venezia, che la utilizzò come presidio strategico. Ancora oggi la Rocca custodisce secoli di storia e vicende spesso drammatiche.
Tra gli episodi più significativi, si ricorda l’esplosione della torre circolare avvenuta nel 1663. Questo evento, narrato dallo storico bergamasco Donato Calvi, segnò profondamente il destino della struttura e della città.
Secondo il racconto di Calvi, un fulmine colpì il deposito di polvere da sparo custodito nella torre. L’esplosione fu devastante: una parte della torre venne distrutta, le macerie si abbatterono sulle case vicine e circa un terzo della città subì danni ingenti.
La violenza dell’evento causò la morte di molti abitanti e contadini, travolti dalle pietre lanciate a distanza dalla deflagrazione. Questo tragico episodio sottolinea l’importanza strategica, ma anche la pericolosità, delle fortificazioni militari del tempo.
Non è chiaro se l’attuale altezza della torre, oggi di 23 metri, sia il risultato diretto dell’esplosione o di successivi interventi di consolidamento. Durante il periodo napoleonico e austriaco, infatti, molte strutture vennero adattate per rispondere alle nuove tecnologie belliche. È possibile che anche la torre della Rocca abbia subito modifiche per garantire una maggiore sicurezza o per adeguarsi alle esigenze difensive.
Nonostante le trasformazioni e i danni subiti, la Rocca rimane uno dei luoghi più affascinanti di Bergamo. Oggi ospita il Museo dell’Ottocento, che racconta la storia del territorio e delle sue lotte.
La torre, con la sua altezza attuale, offre una vista straordinaria sulla città e sulle valli circostanti, unendo storia e paesaggio in un connubio unico.
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