
“La storia dell’acqua è la storia della civiltà.”
Will Durant, storico e filosofo
La Roggia Serio Grande, chiamata anche Seriöla, è un canale artificiale lungo oltre venti chilometri che attraversa diversi comuni della provincia di Bergamo.
Ha origine ad Albino e scorre verso sud-ovest, passando per Nembro, Alzano Lombardo, Ranica, Torre Boldone, Bergamo, Treviolo e Curno.
La sua costruzione risale alla fine del XII secolo. In quel periodo, dopo la sconfitta di Federico Barbarossa da parte della Lega Lombarda, l’imperatore fu costretto a concedere ai comuni locali il diritto di utilizzare le acque del fiume Serio.
I corsi d’acqua naturali della zona, come il Morla, il Tremana e il Quisa, non garantivano un flusso regolare, rendendo difficile soddisfare le esigenze agricole e produttive. Si sentiva il bisogno di un apporto idrico continuo per irrigare i campi, far funzionare i mulini, alimentare lavatoi e macchine tessili, e abbeverare il bestiame.
L’acqua del Serio si dimostrò particolarmente adatta allo scopo. Il suo corso più alto rispetto a quello di altri fiumi vicini come l’Adda, il Brembo e l’Oglio rendeva più semplice il trasporto per gravità. Il canale fu quindi scavato per incanalare questa risorsa e distribuirla a valle in modo controllato.
La Roggia ebbe un ruolo centrale nello sviluppo economico della Valle Seriana. Oltre all’agricoltura, contribuì alla crescita dell’industria tessile, che conobbe un grande slancio tra Ottocento e primo Novecento. Importanti stabilimenti, come quelli della Honegger, della Tosi-Albini, della Crespi, della Blumer e della Reich, utilizzavano l’acqua della Roggia per tutte le fasi produttive: dalla lavorazione dei bozzoli di seta al lavaggio, tintura e finitura dei tessuti.
Ancora oggi la Roggia Serio Grande rappresenta una preziosa testimonianza del rapporto tra acqua, lavoro e sviluppo del territorio bergamasco.
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