“La salita è dura, ma la vista dall’alto vale lo sforzo”
Anonimo
A Bergamo, in Città Alta, via San Lorenzo custodisce una traccia del passato: l’antica porta medievale, demolita nel 1829. Questa struttura faceva parte delle mura difensive costruite nel XIII secolo, sotto il dominio dei Visconti e, successivamente, della Repubblica di Venezia.
La porta, che prendeva il nome dalla vicina chiesa di San Lorenzo, era un passaggio strategico per chi giungeva dalle valli settentrionali e dalle regioni oltre le Alpi. Tuttavia, la sua funzione difensiva venne meno con la costruzione delle imponenti Mura Venete, realizzate nel XVI secolo per adeguare la città a nuove esigenze militari.
Con il tempo, il ruolo della porta divenne sempre più marginale, fino a essere considerata un ostacolo allo sviluppo urbano. Nel 1829, per favorire il passaggio e modernizzare la viabilità, la porta e la torre alta circa 17 metri che la sormontava furono demolite.
Oggi, passeggiando lungo via San Lorenzo, si può ancora scorgere una testimonianza di quell’antico ingresso: l’imposta del pilastro della porta medievale, visibile nei pressi dell’imbocco di via Tassis, quasi di fronte al civico 24.
Questo dettaglio architettonico ricorda il ruolo di Bergamo come snodo di passaggi e commerci nel Medioevo.
Anche se non più visibile nella sua interezza, l’antica porta rimane un simbolo della trasformazione della città, che da fortezza difensiva è diventata uno spazio urbano aperto e dinamico.
Una traccia che lega il passato al presente, raccontando il lungo percorso di evoluzione storica di Bergamo.
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