
“L’acqua è la forza motrice di tutta la natura.”
Leonardo da Vinci
La Fontana del Delfino, situata in via Pignolo a Bergamo, è un’icona storica della città. Risale al 1572, data stabilita dal Catalogo Generale dei Beni Culturali, quando la Repubblica di Venezia, che governava Bergamo, ne promosse la costruzione come parte di un progetto volto a migliorare l’approvvigionamento idrico cittadino.
L’opera si inserisce in un contesto di rinnovamento urbano che segnò il XVI secolo, periodo in cui la città vide un forte sviluppo, in parallelo alla costruzione delle mura veneziane. Via Pignolo è una delle vie più affascinanti di Bergamo, caratterizzata da palazzi storici con facciate finemente decorate e portali in pietra.
La fontana si trova in un punto strategico, all’incrocio tra le antiche zone di Pelabrocco e del Cornasello, ed è un simbolo di eleganza e storia, testimone del passato medievale e rinascimentale della città.
Il nome “Fontana del Delfino” deriva dalla scultura centrale, che raffigura un delfino stilizzato, simbolo mitologico, piuttosto che animale reale, in linea con l’interpretazione rinascimentale del termine. Il gruppo scultoreo presenta un tritone con due code di pesce che cavalca il delfino, da cui sgorga l’acqua.
La stele che sostiene la scultura è decorata con mascheroni che rappresentano divinità marine, dalle cui bocche scorre l’acqua. La presenza di una pigna scolpita richiama l’antico bosco di conifere che un tempo si trovava nella zona, da cui deriva il nome “Pignolo”.
La fontana è costruita con una vasca ovale in pietra, poggiata su uno scalino, e una stele centrale in marmo bianco di Zandobbio. Lo stile è tardo-rinascimentale, con ornamenti che riflettono il gusto dell’epoca.
Oggi la Fontana del Delfino non è solo un’importante testimonianza storica, ma anche un punto di ritrovo per i cittadini e i visitatori, che la fotografano mentre passeggiano lungo una delle vie più affascinanti di Bergamo. L’acqua che sgorga dalla fontana proviene da un antico sistema idrico che serviva la città, e continua a scorrere, portando con sé la storia di Bergamo e il fascino di un’epoca passata.
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