
“Dove c’é una fonte d’acqua c’é vita”
Henry David Thoreau, filosofo e poeta (1817-1862)
La fontana di Porta Dipinta, detta anche fontana di Sant’Andrea, si trova lungo l’omonima via nella parte alta di Bergamo.
Deve il nome alla Porta Dipinta, o Porta Picta, antica apertura delle mura medievali collocata poco distante. Nel 1496 la porta fu decorata con affreschi di Simone d’Averara e Bartolomeo Cabrini, intervento che la rese uno degli elementi più riconoscibili della zona.
La fontana era alimentata dall’acquedotto Magistrale, formato dall’unione dei più antichi sistemi idrici di Sudorno e Castagneta, che garantivano un rifornimento continuo alla città alta. Posta in prossimità della porta, la fontana serviva la vicinia di Sant’Andrea, un quartiere abitato da mercanti e famiglie benestanti, considerato per secoli tra i più prestigiosi di Bergamo.
Nel 1815 la Porta Dipinta fu demolita per migliorare la viabilità, ma la fontana continuò a segnare il luogo. Oggi è inserita in un grande arcone ricavato nel muro.
L’aspetto attuale risale alla metà del Novecento, quando la struttura originaria venne sostituita con un rivestimento in pietra squadrata.
La vasca in marmo bianco richiama, pur con forme differenti, quella della fontana di San Giacomo. Sul fondo è murata una targa che ricorda l’antica porta, gli affreschi del 1496 e la demolizione ottocentesca.
La sigla A.C.A. indica l’Associazione Culturale Antiche Mura, che nel 1915 promosse la tutela della memoria storica del sito.
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