IN CAMMINO TRA ANTICHE FORTIFICAZIONI, LA SCALETTA DELLA NOCA
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“Le fortezze si costruiscono con le pietre della paura.”
Fernando Pessoa
La Scaletta della Noca è un antico percorso pedonale che collega Via San Tomaso, nei pressi dell’Accademia Carrara, con la Porta di Sant’Agostino in Città Alta. Il nome “Noca” ha origini incerte: potrebbe derivare da un rialzo artificiale creato durante la costruzione delle Mura Venete o dalla parola medievale “Nauca”, attestata già nell’XI secolo.
La scalinata si sviluppa lungo 260 metri con 28 gradini e un dislivello di 29 metri. Anche se i gradini aiutano a rendere meno ripida la salita, il percorso resta impegnativo.
All’ingresso della scaletta, vicino a Piazza Giacomo Carrara, si trova una lapide in pietra con l’incisione “Non Latius” (“Non Oltre”), un’antica iscrizione legata alla costruzione delle Mura Venete, ultimate nel 1588.
Queste imponenti fortificazioni, alte fino a 20,88 metri, erano dotate di cinque porte, 32 garitte e cento bocche da fuoco.
Per garantirne la sicurezza, attorno alle mura fu istituita una “fascia di rispetto”, un’area inedificabile per impedire che eventuali nemici potessero nascondersi o attaccare di sorpresa.
L’incisione “Non Latius” segnava il limite oltre il quale non si poteva costruire. Oggi, la lapide della Noca è una delle poche testimonianze rimaste di questa norma.
Percorrere la scaletta significa immergersi nella storia difensiva di Bergamo, tra mura secolari e affascinanti scorci panoramici.
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