
“I paesi di montagna sembrano nati non per dominare, ma per resistere.”
Mario Rigoni Stern, scrittore e alpino (1921–2008)
Nella frazione di Carale, del comune di Santa Brigida in provincia di Bergamo, sorge un oratorio dedicato a San Lorenzo, le cui origini risalgono all’epoca medievale.
Si ritiene che questo edificio sacro sia stato costruito prima della chiesa parrocchiale, poiché viene menzionato in documenti già nel 1566, in occasione della visita pastorale di San Carlo Borromeo. La sua storia è però legata a un periodo ancora più antico, come dimostra un affresco datato 22 aprile 1541, posto sulla parete del presbiterio.
La scena rappresentata nell’affresco raffigura la Madonna in trono con il Bambino Gesù e alcuni angeli, affiancata da San Lorenzo e San Rocco. Si tratta dell’opera pittorica più significativa dell’oratorio.
A destra dell’affresco si trova una nicchia con una statua di San Rocco risalente al Settecento, mentre sul lato opposto è collocata una statua di Santa Teresa. Lungo le pareti della navata, sono distribuite immagini della Via Crucis, accanto a diverse opere realizzate in epoche differenti.
Tra queste, si distingue un dipinto del Seicento che raffigura un intervento miracoloso attribuito alla Madonna, restaurato nel 1986. Dello stesso periodo è anche una tela raffigurante San Lorenzo in gloria, antica pala d’altare. Completano il percorso due quadri che illustrano “La morte del giusto” e “La morte del peccatore”, temi legati al cammino cristiano.
L’oratorio ha conosciuto nel tempo numerosi interventi di manutenzione, l’ultimo dei quali risale al 2006. In quell’occasione vennero rifatti il tetto e le facciate esterne. A breve distanza si trova il Centro Polifunzionale Turistico Museale, ospitato in un edificio decorato con affreschi del Cinquecento e del Settecento.
Il centro conserva strumenti e oggetti del mondo contadino e propone un itinerario didattico pensato per far conoscere la cultura, le tradizioni e la vita quotidiana del passato della Val Brembana.
Scopri di più da EscursioniNellaStoria
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.