
“Gli alberi sono le colonne del mondo: quando cadranno tutti, il cielo ci crollerà addosso.”
Leonardo da Vinci, artista, inventore e scienziato (1452–1519)
I “Tre Faggi” di Fuipiano, in Valle Imagna, erano tre grandi alberi che per decenni hanno rappresentato un simbolo del paesaggio e della memoria collettiva. Cresciuti a oltre mille metri di altitudine, in un’area prativa del comune di Fuipiano Imagna (provincia di Bergamo), questi faggi avevano superato i cento anni di vita e si trovavano accanto a un piccolo altare votivo dedicato alla Madonna.
L’ambiente circostante, con le stele in pietra e la vista sulla vallata, li rendeva un punto di sosta molto amato da escursionisti e abitanti della zona. Originariamente erano quattro: offrivano ombra al bestiame che si abbeverava in una vicina pozza. In seguito alla caduta del primo, il sito divenne noto come “I Tre Faggi”.
Nel giugno 2023, la Regione Lombardia li aveva inseriti tra gli “Alberi Monumentali”, riconoscendone il valore paesaggistico e culturale. Ma pochi mesi dopo, a febbraio 2024, una forte nevicata compromise gravemente uno dei faggi, già indebolito da tempo.
Gli interventi promossi dal Comune e dalla Comunità Montana non sono riusciti a salvarlo. Il 12 luglio dello stesso anno, una violenta tempesta colpì l’area: il vento spezzò anche il tronco centrale, lasciando in piedi un solo faggio.
I due superstiti oggi sono ridotti a monconi, mentre l’ultimo rimasto si erge solitario, memoria vivente di un paesaggio mutato.
La comunità locale ha vissuto la loro perdita con dispiacere, perché questi alberi rappresentavano un legame con la natura e con la storia del territorio.
Oggi il sito conserva ancora il suo fascino, e c’è speranza: uno dei tronchi danneggiati ha ricominciato a germogliare. Un piccolo segno di resilienza, che racconta il desiderio di rinascita della montagna.
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