
“L’acqua è la forza motrice di tutta la natura.”
Leonardo da Vinci, artista, inventore e ingegnere italiano (1452-1519)
La diga dell’Alpe Gera si trova in alta Valmalenco, nel territorio di Lanzada (Sondrio), a 2051 metri di altitudine. È una delle opere idrauliche più imponenti delle Alpi lombarde e rappresenta un punto di grande interesse paesaggistico e tecnico.
Il bacino artificiale, incastonato tra le montagne, colpisce per la vastità dello sbarramento, tanto che si dice possa contenere il Duomo di Milano al suo interno.
La produzione di energia idroelettrica in Valmalenco si basa su due bacini artificiali, l’Alpe Gera e il Campo Moro, e su tre centrali: Campo Moro, a 1996 metri; Lanzada, a 1000 metri; e Sondrio, a 300 metri sul livello del mare.
L’acqua, scendendo progressivamente da quota a quota, viene sfruttata per la produzione di energia in un sistema a cascata, che consente di valorizzare al massimo la forza idrica della valle.
La costruzione della diga dell’Alpe Gera iniziò nel 1961 e si concluse nel 1964. Lo sbarramento, situato a 2128 metri, forma un bacino capace di contenere fino a 68 milioni di metri cubi d’acqua.
Si tratta di una diga a gravità in calcestruzzo, lunga 530 metri e alta 174, pari a un edificio di circa 58 piani, con un volume complessivo di 1.700.000 metri cubi. All’interno si sviluppa un complesso sistema di dieci cunicoli longitudinali, collegati tra loro e alla sommità tramite un ascensore che copre un dislivello di 140 metri, uno dei più alti d’Europa.
Le acque del bacino, poste a 2128 metri, scendono con un dislivello di 133 metri fino alla centrale di Campo Moro, dove iniziano il loro percorso energetico verso valle. L’opera testimonia la capacità ingegneristica italiana degli anni Sessanta e l’importanza dell’idroelettrico per lo sviluppo economico della Valtellina.
Scopri di più da EscursioniNellaStoria
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.