
“Attraverso i vasi e i cocci, l’archeologia riannoda i fili spezzati della storia.”
Salvatore Settis, storico dell’arte e archeologo
Lungo via Ramera, nella zona collinare di Bergamo, prende avvio un sentiero poco conosciuto ma ricco di storia: il percorso 912, che segue l’antico tracciato della “Via dei Vasi”.
Questa via è attestata sin dal 1013, segno della sua importanza nei collegamenti rurali medievali. In passato, era utilizzata per trasportare l’acqua e per i traffici locali tra le contrade. Il suo nome deriva probabilmente dai vasi di terracotta un tempo impiegati per convogliare l’acqua o per scopi agricoli.
Il sentiero, pianeggiante e immerso nel verde, coincide in gran parte con quella che nei documenti catastali del 1853 era chiamata “Via del Canale”.
Anche il vicino rione di Borgo Canale prende il nome da questa antica via d’acqua. Oggi il percorso rappresenta non solo una piacevole passeggiata nella natura, ma anche una testimonianza del paesaggio agricolo e idraulico di un tempo.
Negli ultimi anni, il tracciato era stato in parte compromesso da frane e smottamenti che ne avevano reso pericoloso l’accesso. Per questo motivo, il Comune di Bergamo ha deciso di intervenire con un progetto di recupero e valorizzazione. I lavori hanno interessato circa due chilometri di sentiero, estesi su un’area complessiva di otto ettari di bosco, tra via Ramera e la località Gallina.
Gli interventi hanno permesso di mettere in sicurezza il tracciato, consolidare i versanti più instabili e riqualificare l’ambiente circostante. Oggi il percorso è nuovamente accessibile e offre una camminata ombreggiata, ideale per chi cerca un momento di tranquillità a pochi passi dalla città.
Grazie alla cura riservata alla vegetazione e alla manutenzione del fondo stradale, il sentiero ha ritrovato la sua funzione originaria: unire luoghi e persone nel segno della storia e del paesaggio.
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