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1. La Chiave per un’Escursione Storica Coinvolgente

Introduzione

Escursioni e itinerari storici rappresentano il modo perfetto per immergersi in un affascinante viaggio nel tempo. Attraverso camminate su antiche vie e mulattiere, visite a monumenti secolari ed antichi borghi è possibile avvicinarsi alla storia di ogni luogo in modo tangibile e coinvolgente.

L’esplorazione del passato è un viaggio affascinante che ci consente di scoprire le radici storiche e culturali di ogni località. È importante ricordare che ogni luogo, itinerario o ambiente possiede una propria ricchezza storica intrinseca, capace di arricchire il nostro patrimonio culturale.

La scoperta dei tesori nascosti nel tempo dipende soprattutto dall’atteggiamento mentale con cui si affronta il viaggio, che non può essere improntato al “tutto subito, velocemente e magari senza fatica”.

Nel cuore della Lombardia, la provincia Bergamo si distingue per la sua posizione strategica, incastonata tra quelle montagne e quelle pianure che hanno contribuito a plasmarne la storia e l’identità. Ogni strada, ogni piazza e ogni edificio racconta una storia millenaria che si estende dal periodo romano fino ai giorni nostri.

Perché dovremmo interessarci alla storia di una città, di un paese o di una contrada ? Oltre al puro interesse storico, l’esplorazione del passato ci consente di comprendere meglio il presente e di arricchire la nostra esperienza culturale.

Ogni pietra antica, ogni affresco e ogni reliquia ci offre una finestra sul passato, permettendoci di apprezzare la ricchezza, la diversità e l’evoluzione della storia umana.

In questo articolo, esploreremo le varie opportunità offerte da escursioni e itinerari storici. Dalla scoperta dei monumenti più iconici ai percorsi meno conosciuti, ci immergeremo nelle epoche passate, pronti a lasciarci sorprendere e ispirare dalle loro affascinanti storie.

2. L’importanza dell’Attitudine Mentale nelle esplorazioni storiche

Mente Aperta con una finestra sul mondo
La Mente Aperta come una finestra sul mondo

Quando ci avventuriamo nel mondo delle escursioni ed itinerari storici, non stiamo semplicemente camminando. Stiamo intraprendendo un viaggio che solo la nostra mente è in grado di rendere affascinante e coinvolgente, prima, durante e dopo.

Non esiste un’escursione ed itinerario storico che si può fare di corsa, distrattamente e senza curiosità. La curiosità è un ingrediente mentale indispensabile. Un viaggio fatto oggi, ma immerso nel passato storico, è reso ancora più vibrante da una corretta prospettiva mentale.

L’approccio mentale con cui affrontiamo il viaggio può fare la differenza tra un semplice elenco cronologico di eventi e un’esperienza di apprendimento profonda e appagante. Rivolgere uno sguardo “oggi” a quanto accaduto proprio in quel posto nel “passato” con una mente aperta e curiosa ci consente di cogliere non solo ciò che è accaduto, ma anche il contesto, le motivazioni e le emozioni che hanno guidato le azioni delle persone nel corso del tempo.

Immagina di passeggiare per le strade di un’antica città o di esplorare le rovine di un castello medievale. La tua prospettiva mentale determina quanto di quel mondo antico riesci a cogliere e comprendere. È come avere una chiave che sblocca porte segrete, permettendoti di entrare nel cuore e nell’anima delle persone che hanno vissuto prima di te.

La curiosità come compagna di viaggio

In ogni escursione ed itinerario storico, la prospettiva mentale diventa la faro guida. Spinge a porsi domande, a mettersi nei panni di coloro che hanno vissuto in epoche passate e a cercare di comprendere il loro punto di vista. Ti invita a esplorare non solo gli eventi principali, ma anche le storie meno conosciute e le voci dimenticate che hanno plasmato il corso della storia.

Ma non è solo la comprensione intellettuale che rende l’esplorazione emozionante. È la connessione che si sviluppa quando ci rendiamo conto che, nonostante le distanze di tempo e spazio, condividiamo esperienze umane fondamentali con coloro che sono venuti prima di noi. Attraverso la prospettiva mentale, ci avviciniamo al passato e ci comprendiamo meglio noi stessi.

Quindi, quando prepari il tuo prossimo viaggio, ricorda di portare con te non solo una mappa e una bussola, ma anche una mente aperta e curiosa. È questo modo di pensare ed affrontare la vita che trasforma un semplice tour in un viaggio storico emozionante e significativo.

Alcuni esempi pratici

Mappa "Fossatum Bergamaschum" realizzato nel 1267 per tracciare i confini tra Bergamo e Cremona. Nell'anno 1454 assunse valenza di confine tra la Repubblica Veneta ed il Ducato di Milano.
Mappa Tracciato del “Fosso Bergamasco”

L’immagine che vediamo sopra ad un’occhiata superficiale sembra una banale cartina geografica che rappresenta una parte della provincia di Bergamo. Ma se guardiamo con maggiore attenzione, troviamo una parola chiave che stuzzica la nostra curiosità.

Quale è?

Lo spunto per approfondire

Fosso Bergamascoè la parola chiave da cui partire per realizzare un’interessante escursione ed itinerario nella storia.

E allora approfondiamo.

Scopriamo che la lunghezza del “Fosso Bergamasco” era di ben trentacinque chilometri, con una larghezza di cinque metri ed una profondità di altrettanti.

Questo significa che non era un semplice fossato per l’irrigazione!

Approfondiamo la nostra ricerca, che adesso è già diventata una “caccia” attraverso la storia: il fosso altro non era che un fossato difensivo in uso fino al termine del Medioevo “Moderno”, e fu abbandonato all’inizio dell’Ottocento.

Avanziamo di un altro passo nella storia e scopriamo che per controllare che i confini fossero rispettati venivano effettuate ronde periodiche da entrambi i lati del confine e lungo il percorso sono tutt’oggi visibili o riconoscibili torri di avvistamento, castelli, posti e uomini di guardia nei punti di transito.

Parola magica “castelli” ed ecco accendersi la lampadina: è lo spunto per pianificare una bella escursione ed itinerario nella storia. 

3. La progettazione è l’inizio dell’avventura

A Castel Liteggio fotografia dei ruderi dell'antico Castello.
Vista del Borgo Storico abbandonato di Castel Liteggio

Una volta trovato l’obiettivo della nostra escursione ed itinerario storico, la fase di progettazione consiste nello studio del percorso, realizzando una mappa accurata che dettagli tutte le caratteristiche del tragitto, corredata da un file .gpx sviluppato per essere “camminabile“.

A questo punto lo dotiamo di tutti i riferimenti necessari (partenza, parcheggio, punti di ristoro, previsioni meteo per il giorno dell’uscita etc.), definiamo ulteriori punti di interesse lungo il percorso e infine scegliamo l’attrezzatura necessaria. In caso di aggiornamento o adeguamento dell’attrezzatura escursionistica è necessario provvedere per tempo prima della partenza.

Tra le tante opportunità, dal negozio di fiducia sotto casa al market on line, segnalo una tra le più grandi vetrine disponibili (Amazon) dove é possibile trovare una vasta scelta d’attrezzatura specifica, premendo il successivo bottone.

E poi?

Poi si parte, zaino in spalla e macchina fotografica o un telefonino che faccia buone fotografie in mano. Quindi le fasi precedenti si riassumono in cinque punti: “Progetto, dettaglio, mappa, attrezzatura, documentazione“.

Dall’idea all’escursione e itinerario storico

Seguendo correttamente tutte le fasi precedenti, risulterà evidente che questo tipo di escursioni e itinerari storici non si può improvvisare. Completato il tour fisico “pedibus calcantibus” cioè a piedi sulle proprie gambe, l’impresa non dovrebbe concludersi solo con una bella doccia e un pasto ristoratore. Si pone infatti il problema di come organizzare il patrimonio fotografico e di sensazioni raccolte lungo il percorso, oltre alla necessità di approfondire la storia dei luoghi visitati.

Questo sito è nato proprio con lo scopo di raccogliere tutta la documentazione di ogni escursione ed itinerario storico, sviscerare al meglio la storiografia relativa e proporre al pubblico il risultato di tutto questo, sotto forma di articoli, news, libri e quant’altro fosse necessario ed opportuno.

Conclusioni

L’immagine riportata all’inizio del § 3 rappresenta la “Rocca Viscontea di Castel Liteggio” a Cologno al Serio (BG) che ormai da anni versa in uno stato di completo abbandono e rovina.

Castel Liteggio venne edificato o modificato indicativamente attorno al XIV secolo dai Visconti di Milano, come roccaforte difensiva posizionata nella frazione Liteggio, del Comune di Cologno al Serio, in corrispondenza del confine tra il ducato di Milano e la Repubblica Veneta, tracciato dal “Fosso Bergamasco”.

É una struttura di origine medievale, ha una storia ricca e affascinante che ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli.

La finalità originaria era difensiva e faceva parte di una più ampia rete di fortificazioni erette per proteggere l’area da incursioni e conflitti locali. Nel corso dei secoli il Castello subì diverse trasformazioni architettoniche, per adeguarsi alla esigenze dei vari proprietari e ai cambiamenti delle tecniche belliche difensive. Durante il Rinascimento perse gradualmente la sua funzione difensiva e fu trasformato in residenza nobiliare, abbellito anche da elementi architettonici più raffinati.

Attualmente in completa rovina, anticamente presentava all’interno elementi storici di rilievo, come camini monumentali, affreschi e soffitti a cassettoni.

Essendo di proprietà privata nessun intervento di recupero avanzato nel corso del tempo è finora andato a buon fine, probabilmente perché si é reputato più conveniente aspettare il collasso definitivo della struttura, onde limitare i vincoli posti come bene sottoposto a tutela ambientale dalle “Belle Arti”.

Quanto resta della costruzione è in vendita, con uno scontato cambio di destinazione d’uso, come dimostrato dalla sottostante inserzione dello Studio Immobiliare che segue l’operazione.

“É disponibile un progetto di recupero approvato dalla soprintendenza per il frazionamento residenziale in 12 unità abitative o la trasformazione in Chateau Relais e l’aumento della superficie con il recupero del sottotetto per un totale di mq 2800 circa”.

E insieme alle rovine c’è il molto probabile rischio che anche la Storia di questo luogo sia risucchiata nel vortice dell’oblio. Sta a noi oggi cercare di preservare queste testimonianze del passato lasciate dai nostri avi.

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