
“Antonio fu uomo evangelico, che tradusse in vita le parole che predicava.”
Papa Francesco, pontefice della Chiesa cattolica
La chiesa di Santa Maria Immacolata e Sant’Antonio da Padova si trova a Bergamo, in via Longuelo 102. Le sue origini risalgono almeno al XVI secolo, quando era già officiata da frati francescani.
Nel 1575, durante la visita del cardinale Carlo Borromeo, risultava affidata a un frate dell’Ordine di San Francesco, definito “parroco mercenario”, termine che indicava un sacerdote stipendiato e non titolare della parrocchia.
Inizialmente dedicata all’Immacolata Concezione di Maria, la chiesa fu ricostruita nel 1640. Nel 1785, il Senato della Repubblica di Venezia la dichiarò “sede di mansioneria”, cioè luogo di residenza per funzionari statali e incaricati della Serenissima presenti in zona. Questa funzione conferì alla chiesa un ruolo di rilievo nella vita civile e religiosa del borgo.
Nel 1845, il vescovo Carlo Gritti Morlacchi riorganizzò le parrocchie bergamasche: le contrade di Longuelo, San Matteo e Astino furono staccate da Santa Grata inter Vites e la chiesa fu elevata al rango di parrocchia autonoma, con il titolo dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria.
Nel 1861, la parrocchia venne classificata tra quelle del “circondario esterno”, cioè al di fuori del centro urbano. Nel 1937 fu modificata la parete di fondo del presbiterio, aprendola con un grande arco per collegarla a uno spazio retrostante trasformato in coro, probabilmente una cappella già esistente e usata dai frati.
La chiesa è anche intitolata a Sant’Antonio da Padova, come riporta il cornicione della facciata. All’interno, una cappella laterale custodisce la statua del Santo con Gesù bambino. Sulla volta è raffigurato mentre ascende al cielo portato dagli angeli.
Accanto all’edificio sacro si trova l’antico convento francescano, costruito prima della chiesa e oggi trasformato in abitazioni. Resta, però, una viva testimonianza della presenza religiosa che per secoli ha caratterizzato il quartiere di Longuelo.
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