
“L’architettura sacra non si misura in metri, ma in secoli di devozione.”
Guido Piovene, scrittore e giornalista italiano (1907–1974)
La chiesa di San Giacomo Maggiore Apostolo si trova ad Averara, in provincia di Bergamo. L’attuale edificio, costruito tra il 1713 e il 1732, appartiene al periodo barocco, ma sorge sulle fondamenta di una chiesa più antica, eretta nel XV secolo e consacrata nel 1468.
Questa prima costruzione, in stile romanico tardivo con influssi gotici, è oggi rappresentata dal portico sul lato sinistro, unico elemento superstite della struttura originaria, dove restano frammenti di affreschi quattrocenteschi.
La chiesa ha una navata unica con cappelle laterali, facciata dipinta e un presbiterio ampio. Accanto alla facciata si trova un piccolo tempio ottagonale, eretto in memoria delle vittime della peste, che conserva affreschi a tema macabro, tipici delle raffigurazioni medievali legate alla morte.
Tra le opere più significative del portico spicca la Torre della Sapienza, datata 1446. Raffigura una struttura simile a un tempietto, ornata da iscrizioni latine in caratteri gotici. Alla base si leggono, seppur sbiadite, le parole “Temperantia, Iustitia, Fortitudo, Prudentia”, simbolo delle quattro virtù cardinali
L’interno custodisce arredi di pregio: un confessionale del 1632, il pulpito, il coro e l’armadio della sacrestia realizzati nel 1691 da Andrea Rovelli di Cusio. L’organo, costruito dai Serassi nel XVIII secolo, fu modificato nell’Ottocento.
In una cappella-museo ottocentesca sono conservati affreschi staccati negli anni ’60, tra cui una “Madonna con Bambino e sei Santi” e le figure dei santi medici Cosma, Damiano e Pantaleone.
La chiesa, con radici medievali e trasformazioni barocche, è una sintesi di secoli di arte e fede.
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