“Le cattedrali erano i libri di pietra del Medioevo: ognuna raccontava una storia al popolo che non sapeva leggere.”
Victor Hugo, scrittore e poeta francese (1802-1885)
La chiesa del Corpus Domini di Cornalita, frazione di San Giovanni Bianco (BG), è uno degli edifici sacri più antichi della zona. Le sue origini risalgono al 1116, in pieno periodo medievale, quando venne edificata come luogo di culto per la comunità locale.
Nel corso dei secoli la struttura subì numerose trasformazioni che ne modificarono l’aspetto originario. Nel 1575, durante la sua visita pastorale alla diocesi di Bergamo, l’arcivescovo di Milano San Carlo Borromeo fece tappa anche a Cornalita.
Dai documenti redatti in quell’occasione emerge che la chiesa possedeva tre altari, ma lo stato di conservazione era precario. Si decise quindi di rimuovere quelli laterali dedicati alla Madonna e alla Resurrezione, concentrandosi sulla manutenzione dell’altare maggiore.
Con il passare del tempo l’edificio continuò a richiedere interventi, soprattutto per i danni causati dall’umidità e dal degrado delle strutture lignee. Tra il XIX e il XX secolo furono avviati lavori di consolidamento e restauri conservativi che restituirono alla chiesa parte della sua stabilità e del suo aspetto originario.
Nel Novecento si procedette alla ricostruzione della copertura in legno e al rifacimento della pavimentazione, interventi fondamentali per la salvaguardia dell’edificio. Nonostante i restauri, il tempo ha continuato a lasciare tracce evidenti, rendendo necessari ulteriori lavori di manutenzione.
La chiesa custodisce preziose opere d’arte, testimonianza della fede e della memoria collettiva della comunità. Oggi un gruppo di volontari, insieme al parroco, è impegnato nella raccolta di fondi per garantire la conservazione di questo importante patrimonio.
La chiesa del Corpus Domini di Cornalita, nata nel Medioevo e trasformata attraverso i secoli fino al Novecento, resta un simbolo di continuità storica e spirituale per l’intera valle.
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