
“Le chiese sono il volto più sincero dei nostri paesi.”
Giovanni Papini, scrittore e filosofo italiano (1881-1956)
La chiesa del Corpus Domini di Cornalita, situata nella frazione di San Giovanni Bianco (Bergamo), è considerata l’edificio sacro più antico del paese. Le sue origini risalgono intorno all’anno Mille.
Alcune fonti attendibili collocano la costruzione di un primo oratorio verso il 950, nei pressi dei due antichi nuclei abitativi della contrada di Cornalita, disposti su un altopiano che domina la riva destra del fiume Brembo. Questo primo luogo di culto, modesto nelle dimensioni, costituì il nucleo primitivo della futura chiesa.
Nel XV secolo l’oratorio venne inglobato in una nuova struttura, più ampia e solenne, che conservò la funzione di portico dell’attuale edificio.
Il 21 aprile 1447 il vescovo di Bergamo, Polidoro Foscari, consacrò la chiesa con il titolo di “Corporis Christi”, nome che rifletteva la diffusione del culto eucaristico nella diocesi bergamasca in età tardo medievale.
L’edificio, a navata unica, custodisce oggi tre altari principali: quello della Beata Vergine, quello di Sant’Antonio da Padova e il maggiore nel presbiterio. Qui si conservano resti di un ciclo di affreschi del tardo Quattrocento, dedicati alle vicende della vita di Cristo, probabilmente eseguiti da maestranze locali influenzate dall’arte lombarda del tempo.
Di particolare rilievo sono una “Madonna del Latte” collocata in sacrestia, il ciclo pittorico che orna il portico esterno e gli affreschi della cappella della Beata Vergine Maria, tutti databili al XV secolo. La diffusione del culto mariano, assai radicato nella devozione popolare, contribuì alla decorazione dell’edificio e alla vitalità religiosa della comunità.
La chiesa del Corpus Domini rimane così una delle testimonianze più significative dell’architettura religiosa tardo medievale della Valle Brembana.
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